Il progetto di calligrafia nasce all’interno della materia Comunicazione. Inizialmente i ragazzi si sono dedicati allo studio del significato della parola “comunicazione” e successivamente  sono stati introdotti al concetto vero e proprio di calligrafia.

Prendendo spunto dal motto di Enrico Raggi, musicologo e insegnante di scuola media “Ogni giorno farai un passo avanti. Disciplina, costanza, concentrazione, eseguendo un gesto ritmico come una danza“, i ragazzi hanno preso in mano per la prima volta penna, calamaio e foglio bianco.

Ma a cosa serve la calligrafia ai nostri graphic designer, abituati a fare tutti i lavori in digitale?

Innanzitutto l’azione dello scrivere rappresenta un’abilità particolare dell’uomo. E’ l’atto pratico più preciso che l’uomo è in grado di produrre, perché coinvolge più piani di significato: spaziale, temporale e simbolico. La coordinazione occhio-mano per scrivere e il perfezionamento di tale processo gioca un ruolo fondamentale nell’attività grafica: stimola la crescita e sviluppo della creatività, che è lo scopo ultimo della calligrafia. Ma non solo: i ragazzi sviluppano anche concentrazione e ritmo.

Il progetto ha dedicato una parte essenziale anche ad un’analisi storica: i nostri studenti  hanno studiato l’evoluzione, le origini e le caratteristiche di diversi tipi di calligrafia, passando poi alla parte pratica. Hanno dovuto prendere confidenza con la gestione del proprio spazio di lavoro, imparando a gestire china, pennino e calamaio. Per ogni tipo di scrittura analizzata dovevano creare una struttura base e stare attenti all’inclinazione del pennino. Un vero e proprio lavoro da Amanuensi che ha previsto la scrittura di ogni lettera dell’alfabeto, dalla A alla Z, cercando di tenere il foglio pulito e senza errori.

L’ultimo progetto affrontato, e tuttora work in progress, è la costruzione di un logo, riguardante le cantine di vini “Le Barrique”: un logo colorato che combina china, calligrafia e grafica. Lo scopo è quello di far capire l’importanza del pre-lavoro grafico su carta perché la difficoltà sta nel creare un logo con il pennino dove sono fondamentali inclinazione e precisione: sulla carta l’errore deve essere ridotto al minimo. Non si può cancellare con un semplice clic di mouse!
Successivamente il logo verrà digitalizzato, importato su Illustrator e vettorializzato; da lì gli studenti apporteranno delle piccole modifiche fino ad arrivare ad un logo definitivo.